“Il Governo Meloni sta facendo una discreta campagna propagandistica sulla manovra e, soprattutto, sugli aiuti pensati per famiglie e sostegno alla natalità: primo fra tutti il ‘bonus’ per gli asili nido, ovvero la possibilità di non pagare l’asilo nido per il secondo figlio. Una bella notizia, sicuramente, e un discreto investimento di soldi (si parla di circa 150 milioni), se non fosse però che il problema è un altro e assai radicato: non vi sono nascite perché mancano le condizioni di lavoro opportune per le mamme e, dove nascono, non ci sono spesso strutture e servizi adeguati.

Se è sicuramente incoraggiante che le coscienze si siano svegliate sul tema del supporto alle famiglie con figli, visto che uno dei maggiori problemi del nostro Paese è la denatalità, purtroppo va detto che non bastano più soluzioni spot. Occorre ripensare a tutte le politiche familiari. Non è una manovra di bilancio, tra l’altro priva di moltissime misure utili, che può cambiare le carte in tavola ma sicuramente le giuste norme con il giusto investimento potrebbero fare davvero la differenza

Occorre pensare prima alle condizioni di lavoro, per esempio di molte donne “spesso costrette a decidere di non fare figli per paura di perdere la propria occupazione o di guadagnare di meno. In un Paese dove è ancora così forte il gap tra uomo e donna nel mondo professionale, sembra quasi un esercizio di stile e comicità rendere gratis l’asilo nido per un secondo bambino, quando è difficile averne anche solo uno.

La priorità oggi è applicare politiche per le nuove generazioni, per dare loro modo di investire sul futuro e fornire loro tutto il supporto necessario nel programmare e creare una famiglia”.

 

Stefano Bandecchi
Coordinatore nazionale di Alternativa Popolare
Sindaco di Terni