“Sbaglia il Governo a opporsi al fine vita, una legge sana di carattere liberal popolare. Ogni essere vivente ha il diritto alla non sofferenza. Non è un problema religioso, è un problema personale e una scelta individuale, che lo Stato deve soltanto regolamentare. Ingiusto il suicidio per un essere vivente sano ma la sofferenza fisica e mentale cambiano questi parametri.
Alternativa Popolare lascia liberi i propri simpatizzanti di scegliere in scienza coscienza e autonomia sul tema, se ritenere giusto in caso di malattia terminale o invalidante al 100% l’interruzione della vita Terrena al fine di evitare umiliazioni morali e sofferenze fisiche.
L’accanimento terapeutico è umiliante per gli essere viventi tanto quanto il disinteresse terapeutico. Se accettiamo la nobiltà della donazione di organi, che dopo la nostra fine continueranno a vivere in altri corpi non possiamo impedire la scelta difficile di interrompere le proprie sofferenze perché lo Stato è Laico e la religione strettamente personale”.
Stefano Bandecchi, segretario nazionale di Alternativa Popolare