L’8 marzo non è solo una ricorrenza, ma un’occasione per riflettere su ciò che ancora manca per una vera parità di genere.

In Italia, il tasso di occupazione femminile è tra i più bassi d’Europa: solo il 55% delle donne lavora, ben al di sotto della media UE del 69,3%. Le donne continuano a guadagnare meno degli uomini a parità di ruolo e competenze e i divari crescono al Sud e nelle Isole.Il 65% degli inattivi nel nostro Paese è donna; un terzo di loro resta fuori dal mercato del lavoro per ragioni familiari. Dati inaccettabili che non possono essere ignorati.

Per noi la parità non è uno slogan, ma un impegno concreto.

Vogliamo un Paese che valorizzi il talento femminile dia a tutte le donne le stesse opportunità di accesso al lavoro e di crescita professionale. Servono più incentivi per l’occupazione femminile, più servizi per conciliare lavoro e famiglia, più tutele per le madri lavoratrici e un serio intervento per colmare il gender pay gap.

L’Italia non può più permettersi di lasciare indietro metà della sua forza e del suo potenziale. È tempo di cambiare davvero: solo una società dove si realizza la parità di genere è una società in salute.
#8marzo