Dichiarazione a firma congiunta tra Stefano Bandecchi, Coordinatore Nazionale e Paolo Alli Presidente di Alternativa Popolare sulla guerra in Israele.
«A poco più di una settimana dal gravissimo attacco terroristico di Hamas nei confronti di Israele, Alternativa Popolare esprime nuovamente il pieno sostegno allo Stato di Israele e al suo diritto di esistere.
I nemici di Israele, a partire da Hamas e dall’Iran, passando attraverso Hezbollah, hanno esattamente l’obiettivo opposto.
Sosteniamo Israele nella lotta contro Hamas fino alla completa sconfitta della organizzazione terroristica: è questa la sola condizione per poter nuovamente tornare a parlare di pace in Israele, nei territori palestinesi, e in tutto il Medio Oriente.
Siamo convinti che la gran maggioranza del popolo palestinese, a propria volta, desideri la pace. Il popolo palestinese è la prima vittima di Hamas, che lo tiene soggiogato col terrore.
Auspichiamo pertanto che la giusta reazione di Israele tenga conto della necessità – per quanto possibile in guerra – di evitare vittime innocenti anche tra i civili palestinesi.
Il riaccendersi dalla guerra tra Israele e Hamas non è riducibile a una dimensione regionale, ma entra a far parte a pieno titolo del conflitto globale che si sta combattendo già da anni, e che ha avuto una brusca impennata con l’aggressione russa all’Ucraina, della quale non ci dobbiamo mai dimenticare.
In Ucraina e in Israele si combatte la medesima battaglia per la difesa della libertà e della democrazia.
Rifiutiamo le intromissioni delle grandi potenze autocratiche e totalitarie che in queste ore si schierano di fatto contro Israele: Cina, Iran, Russia, che tendono deliberatamente a identificare Hamas e il popolo palestinese. Sono questi i veri registi di tutte le destabilizzazioni che circondano l’Europa, considerata l’anello debole del sistema delle democrazie occidentali.
In questo senso, l’obiettivo tattico di Hamas e dei suoi mandanti è quello di fermare il processo denominato “accordi di Abramo”, avviato tra Israele, gli Emirati Arabi, il Bahrein e alla stessa Arabia Saudita.
Il rischio dell’estendersi del conflitto a Libano e Iran è, purtroppo, molto elevato, ed è un dovere dell’intera comunità internazionale fare tutto il possibile per evitare questa drammatica evenienza.
Auspichiamo anche un intervento determinato della stessa comunità internazionale che permetta finalmente, una volta sconfitto in modo definitivo il terrorismo di Hamas, di mettere mano alla tanto invocata soluzione “due popoli due stati”, sulla quale israeliani e palestinesi di buona volontà concordano.
Sollecitiamo l’Europa ad assumere posizioni senza equivoci e scelte chiare a favore di Israele e della lotta incondizionata contro il terrorismo islamista di Hamas. Noi faremo la nostra parte.
Al termine di questo drammatico conflitto, il popolo di Israele si dovrà interrogare sulle ragioni che hanno permesso un attacco scriteriato e indiscriminato da parte dei terroristi di Hamas al proprio territorio, considerato inattaccabile: un fatto che dimostra, se ancora ve ne fosse bisogno, che non bisogna mai abbassare la guardia. Ciò anche a garanzia del futuro mantenimento di pace e equilibrio in una parte del mondo che è stata condizionata da sempre dalla madre di tutte le guerre e che, a sua volta, ha sempre condizionato gli equilibri nell’intero Medio Oriente».
Stefano Bandecchi
Coordinatore nazionale di Alternativa Popolare
Paolo Alli
Presidente di Alternativa Popolare