“Altro che stabilità: la riforma costituzionale annunciata dal governo Meloni porterà, se approvata, a una maggior fragilità del sistema politico e istituzionale italiano. Tra le varie ipotesi di riforma che si sarebbero potute percorrere, Meloni ha indubbiamente scelto quella più sbagliata.
Anziché ridare dignità al Parlamento, negli ultimi anni progressivamente privato delle sue prerogative e falcidiato dalla riforma populista voluta a sinistra sul taglio dei parlamentari, il Governo propone al Paese un premierato che depotenzia la figura del Presidente della Repubblica, l’unica che davvero raccoglie il consenso e la fiducia degli italiani e che ha garantito, nel corso della storia, l’unità del Paese.
Al di là del merito della riforma, poi, a non convincere sono le modalità con cui il Governo portare avanti la riforma, tentando l’ennesima forzatura nei confronti delle opposizioni ma soprattutto della stessa maggioranza.
Se Meloni vuole veramente migliorare il Paese, la smetta di piantare bandierine qua e là in vista delle elezioni europee. Le riforme costituzionali non possono essere utilizzate a scopi elettorali”.
Così oggi in una nota Stefano Bandecchi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare.